Caro dott. Marrazzo
Mi rivolgo a Lei che sempre ha avuto a cuore i
diritti dei cittadini. Ricordo ancora con piacere le sue belle
trasmissioni alla RAI.
Le invio un piccolo video amatoriale fatto oggi
con il mio telefonino. Mi scuso della qualità delle immagini, che
comunque credo che riescano a far vedere lo stato in cui i treni della
nostra regione si trovano e sui quali dobbiamo viaggiare.
In particolare quello che vedrà è l’unico “diretto” che la città di
Viterbo ha per Roma.
Molte volte abbiamo chiesto a Trenitalia di
cambiarlo, di aumentarne e di velocizzarne le corse perché non si
possa più chiamare “La Feccia della Tuscia”, ma finalmente la “Freccia
della Tuscia”.
Alle volte caro dottore mi domando, ma Lei o qualsiasi
altro essere umano che usi i treni della nostra regione deve pagare per
forza a fronte dell’immobilismo di Trenitalia? Dobbiamo sempre pagare
il biglietto o l’abbonamento per viaggiare in ritardo, in carrozze che
il video che le mando dimostrano bene di che livello siano?
Le faccio notare che qualche giorno fa su RAI 3 nella trasmissione REPORT le
ferrovie spagnole hanno dichiarato che nel caso i treni dei pendolari
abbiano più di 5 minuti di ritardo si impegnano a rimborsare il
biglietto. Ma loro sono in Europa, noi nel Lazio.
La prego questa
volta mi risponda e non rigiri la mia lettera all’assessore Ciani
perché non cada nel vuoto come la precedente.