Ancora una volta, con nostra grande delusione e sconforto, abbiamo ricevuto notizie negative da Trenitalia circa la reale possibilità di cambiamenti che portino ad un più confortevole e rapido viaggio da Viterbo a Roma.
Abbiamo sempre ripetuto dovunque ed a chiunque che non è possibile impiegare più di un’ora e mezza per fare 80 Km di ferrovia, e siamo sempre più convinti che il tempo di trasporto previsto da Trenitalia sia anche esageratamente “dilatato” a dovere per poter recuperare minuti preziosi laddove è possibile, e non incorrere quindi nelle pur effimere penali stabilite dalla Regione Lazio.
Tutti siamo a conoscenza dei limiti strutturali dei binari e dei mezzi utilizzati, nonché della crescita esponenziale dei viaggiatori sulla nostra tratta.
Proprio per questo motivo abbiamo chiesto ed ottenuto un incontro con il Sindaco di Viterbo perché rappresenti agli organi regionali la legittima aspirazione del capoluogo di provincia Viterbo, affinché il collegamento ferroviario con Roma non sia declassato a mera utilizzazione metropolitana, ma diventi un reale, efficiente ed efficace mezzo di trasporto per i pendolari, e concorrenziale alternativa per coloro che preferiscono usare mezzi propri.
E’ ORA DI CAMBIARE ROTTA, ABBIAMO BISOGNO DI TANGIBILI E CONCRETE SOLUZIONI.
LA FR3 NON E’ UNA METROPOLITANA
L’IDEA DI UTILIZZARLA E SPACCIARLA COME TALE E' PESSIMA E FAGOCITANTE PERCHE’ LA STRUTTURA
E' INSUFFICIENTE NEI BINARI E PENALIZZANTE NEI TRENI.
Non è possibile continuare ad annunciare con enfasi l'apertura di nuove stazioni ed incrementare la frequenza di treni che nulla hanno in comune con la rapidità e con la capacità ricettiva dei convogli adibiti al vero trasporto metropolitano, senza prevedere anche soluzioni per i treni extraurbani.
Non è accettabile fare tutto solo ed esclusivamente in funzione della città di Roma.
Nel corso degli anni abbiamo assistito all’esautorazione del trasporto extraurbano, ed è ora che Viterbo rivendichi legittimamente e senza subalternità la realizzazione di VERI TRENI DIRETTI che diano pari dignità sia alla città che ai suoi cittadini.
Con l’acquisita consapevolezza di esser stati sempre più penalizzati, e pagando forse a caro prezzo una fin troppo “ragionevole tolleranza”, da oggi invitiamo tutti, Noi per primi, ad impegnarsi per il raggiungimento di ciò che è dovuto ad un’intera comunità, senza più accontentarsi di palliativi quali i treni “specializzati”, divenuti via via lontani parenti dei veri diretti man mano che, in modo arrendevole ed opportunistico, si è deciso di introdurre 1,2,3,4 fermate aggiuntive, invece di apportare ben più importanti e risolutivi correttivi logistici e strutturali.