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30 Maggio 2006: il contratto di servizio non ci convince

Fin dal primo momento il nuovo contratto di servizio aveva sollevato in noi dubbi e perplessità e pensavamo che avesse lasciato aperti molti interrogativi, ma ora cominciamo anche a capire il perché di alcuni aspetti poco chiari.

E' come nel gioco delle tre carte: gira, gira, gira, la carta che vince non si trova mai, e vince sempre il banco!

Sembra che Regione Lazio, Trenitalia e giornalisti si siano messi tutti d'accordo per dire e non dire, raccontare mezze verità, cercare soluzioni che evidentemente si contraddicono.

Dall'articolo del Messaggero del 24/5/2006 leggiamo infatti il titolo che così recita:
"LA STANGATA DELLE PENALI RIANIMA I TRENI" e finalmente cerchiamo di verificare in dettaglio cosa vuol dire penale e come e quando si applica, ma subito scopriamo, meravigliati, che verranno erogati anche dei premi ma nessuno spiega il come ed il perché, quindi noi proviamo ad immaginare che lo saranno laddove i treni DOVESSERO, hai visto mai, ARRIVARE IN ORARIO CON CONTINUITA'.

Scopriamo inoltre che la linea FR3 Viterbo-Cesano-Roma risulta essere la linea modello per puntualità, e qui entriamo nel dettaglio di quanto riportato dal quotidiano romano.

Dopo numerose sollecitazioni pervenute da più parti alla Regione Lazio affinché comminasse copiose penali al gestore del Servizio rotabile che continuava a registrare ritardi su ritardi, e affinché tali penali venissero restituite ai pendolari sotto forma di rimborso-abbonamento come già viene fatto da altre regioni, si è giunti alla firma del tanto decantato contratto di servizio nel quale tutto ciò avrebbe dovuto essere previsto.

Dal titolo del Messaggero sembrerebbe che la cura abbia prodotto esiti chiari ed incontrovertibili, ma ad una attenta lettura l'articolo suscita considerazioni critiche e interrogativi che vorremmo rivolgere alla Regione e Trenitalia, ed a cui ci piacerebbe seguissero risposte concrete ed esaustive.

Chiediamo, dunque, cosa significhi prevedere l'erogazione di premi al raggiungimento di certi livelli di puntualità, quasi come se il rispetto di ciò fosse già arbitrariamente dato per impossibile.

E se anche così fosse, i premi sono in aggiunta alle cifre del contratto stabilito o parte di esso è dovuto se e solo se viene superato un certo standard di efficienza?

Nell'articolo si dice inoltre che c'è stato un notevole miglioramento in termini percentuali di ritardi, passati dal globale 77% del mese di gennaio al 91% di aprile, e che lo spauracchio delle penali comincia a funzionare, salvo poi scoprire dalle dichiarazioni di Trenitalia che tra marzo ed aprile dovrebbero pagare 536.000 euro di sanzioni, ma poiché hanno conseguito anche dei premi il disavanzo è di soli 130.000 euro. Nel mese di aprile, attestatosi al 91% di puntualità, si è addirittura andati in pari tra dare ed avere.
Questo significa che per quanto riguarda la fortunatissima linea FR3 Viterbo-Roma (la migliore secondo le fonti, nonostante siano stati rilevati ben 12 treni con ritardi con più di 20 minuti ed il 4% del totale abbia avuto un ritardo superiore ai "5" minuti)
Trenitalia per il mese di aprile non verserà neanche 1 euro di penale!

La FR3 è stata eletta la migliore tra le linee monitorate, quindi preferiamo lasciare a chi legge il compito di analizzare le altre perché a noi stanno veramente cadendo le braccia.

Ci sarebbe molto da sindacare, inoltre, sul metodo di rilevazione, su quali siano i treni in fascia pendolare e quali no, su come sia possibile dare ugual peso a ritardi di 5 minuti per percorrenze diverse (che vanno dai 40 minuti ad 1 ora e 50), e così andando avanti.

Rimanendo comunque al contenuto dell'articolo, e tralasciando le discutibili positive valutazioni di Trenitalia e Regione circa l'evoluzione dei trasporti nella regione, sono le conclusioni sia dell'assessore regionale Ciani che del dirigente di Trenitalia Laguzzi che ci lasciano francamente sconcertati e parecchio delusi.

Il dott. Ciani, alla domanda se verranno restituiti i soldi delle penali ai pendolari, risponde che

"questo buon proposito è difficilmente applicabile, perché uno sconto di 1 o 2 euro conta poco"
e che pensa di
"reinvestire nel potenziamento del servizio degli ispettori".

Vogliamo solo ricordare all'assessore che il rimborso è già stato applicato da amministratori di altre regioni e non si trattava di pochi euro; se poi Egli invece "già" conosce l'entità delle future penali da applicare e prevede un modesto dividendo, allora stiamo parlando di altra cosa.
Se non per il rimborso, si utilizzino per migliorare i treni, la linea, le pensiline, i megafoni, qualunque cosa pur che sia visibile e riscontrabile concretamente.

Il dott. Laguzzi invece, gloriandosi del fatto di aver già fatto molto, pur attestandosi al 91% e con 176 treni con ritardi superiori i 20 minuti dice che:
" per un ulteriore salto di qualità serviranno più risorse, siamo pronti alla sfida"
ma, udite, udite………."DATECI PIU' SOLDI ".

Quali soldi, diciamo noi? Quelli delle penali, quelli dei premi, quelli stanziati dalla Regione, quelli stanziati dal governo, quelli degli abbonamenti, quelli dei biglietti, quelli degli evasori, quelli del totoscommesse, ……..QUELLI ……..CHE IL TRENO!

Sembra il gioco dei pacchi, non sai mai cosa ci trovi dentro. Sinceramente non ci stiamo divertendo affatto!

Ci preme, in ultimo sottolineare il fatto che questo articolo è apparso sul Messaggero lo stesso giorno in cui l'ennesimo disservizio ha causato l'ennesimo viaggio stipati come su un carro bestiame, con 50 minuti di ritardo e 15 fermate in più non previste per chi si recava a Viterbo!
Visto però che probabilmente i treni del giorno precedente (festivo) sono arrivati puntuali (anche perché molti treni sono soppressi nei festivi), e tra dare ed avere forse avranno un saldo positivo, pure stavolta Trenitalia non verserà un euro, cosicché il povero pendolare oltre il danno si dovrà tenere anche la beffa!

Veramente stravolti, non ci resta che invocare qualcuno che ci "illumini" sulla bontà delle scelte operate, facendoci credere, se mai possibile, in un futuro migliore, anzi in un ….TRENO migliore.

P.S:…..forse il dott.Laguzzi si riferiva ai soldi che Ferrovie dello Stato stà straordinariamente investendo nelle pubblicità che concludono dicendo……. quasi quasi prendo il treno?


L'articolo del Messaggero sulle penali per Trenitalia
Le dichiarazioni di Ciani sulle penali a Trenitalia (dal Messaggero)